Brand building: ecco gli errori da evitare

Sognate di entrare nell’Olimpo dei brand più amati al mondo? Quando state per lanciare il vostro prodotto è normale desiderare di far parte, un giorno, della classifica dei marchi più riconoscibili del mercato. Non si tratta solo del fatto che ciò vi farebbe guadagnare parecchio denaro e, chissà, un giorno assaporare la ciliegina sulla torta di un’eventuale quotazione in borsa, ma anche del fatto che il successo e l’approvazione del pubblico ripagherebbero degli sforzi fatti, al di là della crescita del proprio conto in banca.

Per scongiurare il rischio che il vostro progetto non sia concreto e ben strutturato, ma si riveli un semplice tentativo velleitario e disorganizzato di farvi strada nella giungla del mercato a colpi di un machete senza lama affilata, vediamo quali sono i principali errori da evitare.

Mancanza di visione e obiettivi

La visione, in ambito aziendale, permette di fare previsioni piuttosto accurate sui possibili scenari che si potrebbero verificare nell’ambito del proprio business. Ciò permette di mettere a fuoco gli obiettivi. Meglio quindi dedicare del tempo a questo importante momento di pianificazione: in caso contrario si navigherebbe a vista, con risultati non solo incerti, ma anche totalmente imprevedibili.

Comunicazione sbagliata

Qualunque sia il mezzo comunicativo scelto per il brand building e le attività a esso correlate, bisogna cercare di evitare un linguaggio che sia lontano dal modo di comunicare del pubblico/target di riferimento. Per lo stesso motivo, cercare di far conoscere il proprio marchio attraverso canali (online e offline) che non sono abitualmente consultati dall’audience di interesse, si rivelerebbe solo una perdita di tempo. Inoltre, bisogna azzeccare anche le tempistiche, per massimizzare gli sforzi delle campagne pubblicitarie. D’altronde, così come si modifica la lingua italiana, così accade anche per il modo di esprimersi dei brand.

Essere precipitosi (e un po’ invadenti)

Volere tutto e subito, nell’ambito del marketing, troppo spesso non paga affatto. Anzi, può essere controproducente, dando l’impressione di volersi imporre con arroganza sui potenziali clienti. Va benissimo se la vostra prima campagna sui social diventa virale, l’importante è però che ciò avvenga per le giuste motivazioni, e non perché avete letteralmente invaso il web con i vostri post!

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